lunedì 7 gennaio 2008

Paola e Barone






Ciao, mi chiamo Paola ho 25 anni e scrivo da Adro (BS).
Ecco la mia testimonianza spero possa esservi utile ;).
Ho avuto 2 Cani Corso uno dopo l’altro e tuttora ho con me il secondo, entrambi maschi.
Entrambi presi in allevamento ad un’età di circa 3 mesi.
Devo per forza di cose trattare della peculiarità della razza Corso e sicuramente citerò alcuni tratti di carattere o atteggiamenti che si possono trovare in altri molossoidi.
La prima cosa, la più accattivamente è la loro affettuosità…vero, qualsiasi cane dà tutto l’amore che ha e pure di più ma il cane corso col proprio padrone/capobranco ed i membri della famiglia ha un attaccamento viscerale, smanioso. Ho avuto tanti meticcetti ma perdere un molosso è un filo diverso…è come perdere un parente stretto, un amico, una presenza ingombrante che lascia un ancora più “spazio vuoto” anche fisico dopo la sua dipartita. Lo senti che manca nell’anima e nella dimensione.
Pende dalle labbra degli umani e lo vedi sempre pronto ad aspettarti agli orari di partenza e rientro dal lavoro appiccicato al portone di casa. Appena apro la mattina infila subito il muso nella porta ed è al settimo cielo e capisci che ha aspettato lì seduto che aprissi la porta e gli facessi la carezza mattuttina prima di partire.
Ogni giorno a qualsiasi ora appena torno a casa ripete gli stessi atteggiamenti: sente l’auto abbaia salta, si alza sulle zampe proprio davanti al muso della mia macchina a farsi vedere scarta sul fianco aspetta ke abbassi il finestrino e lo saluti poi corre a razzo vicino a dove posteggio ed aspetta che apro di pochi centimetri la portiera per infilare il musotto e salutarmi.
A lui basterebbero anche solo 50 cm liberi accanto al padrone per essere felice, ha bisogno del contatto con lui, contatto che cerca insistentemente appoggiando pesantemente il suo corpo contro le gambe, dandoti la zampa istigandoti col muso anche solo ad appoggiare una mano su di lui. Adora sentire il padrone vicino, gioca raramente da solo se non per sgranocchiarsi qualche giochino ma appena ti vede ti corre incontro col gioco che gli sparisce in bocca invitandoti a giocare.
Son cani equilibratissimi e riflessivi e ponderano bene prima di comportarsi non farebbero del male ad una mosca a meno che non si sentano minacciati o vedano situazioni pericolose per i propri cari. A differenza di altre razze lupoidi non son tra le razze mordaci proprio per questa loro capacità di discernere le situazioni e non di mordere tutto ciò che si muove in casa e fuori. Il cane corso non è tra le razze pericolose anche perché tanti di loro son usati nella pet-terapy e son molto amorevoli e pazienti coi bimbi.
I due cani che ho avuto han ricoperto bene il loro ruolo di dissuasori/guardia di casa, naturalmente, senza bisogno di particolari addestramenti.
La territorialità ce l’hanno nel sangue e proprio per questo se apro il portone di casa mia so che il cane non esce e si ferma sulla linea della sua proprietà senza che io gli abbia insegnato niente.
Ho trovato in loro due cani meravigliosamente dolci con le persone della famiglia, diffidenti con gli estranei e bravi a difendere i confini, nel mio caso son stata più che soddisfatta della mia scelta, ho tutto quello di cui ho bisogno.
Il mio primo Corso ha accettato benissimo i miei nipoti che son arrivati dopo di lui ed ha capito subito che erano “cuccioli d’uomo” e se loro lo infastidivano incassava e se ne andava.
Son comunque dell’idea però che è sempre meglio essere presenti quando c’è un animale qualsiasi insieme ad un bimbo dal pesce rosso al gatto al cihuahua al molosso non c’è mai da lasciarli soli soprattutto perché animali…se poi la mole aumenta è ovvio che le conseguenze di piccole inezie come una zampata o un urto aumentano.
E’ bello sentirsi addosso lo sguardo del molosso, ti senti protetta sia in casa che per strada.
Per la scelta del cucciolo specie se maschio e si è alla prima esperienza con un molosso è sempre meglio prendere il cucciolo sveglio ma tranquillo, non pauroso né troppo scatenato e rissoso. Va preso dopo i 3 mesi perché deve stare con la madre prima.
Guardare i genitori dei cuccioli se son tipici ed appaiono forti ed in salute, informarsi se son lastrati e chiedere l’esito (per displasia ad anche e gomiti).
Son cani straordinariamente ricettivi nei primi mesi di vita, imparano qualsiasi comando gli si impartisca in 10 minuti. Nell’educazione bisogna essere coerenti e ciò che è proibito una volta deve esserlo per sempre; è importante stabilire subito le gerarchie con le teste un po’ più calde perché siamo noi a decidere per loro, dare e togliere il cibo e le ricompense, dobbiamo potergli portare via dalla bocca l’osso, mettere la mano nella ciotola, far sì che ci rispetti e conosca il comando NO, il resta/fermo ed i comandi base per avere il controllo su di lui sempre.
Insomma fare il capo branco.
Se non si vuole crescere il cane come cane da guardia è meglio far conoscere tanta gente al cucciolo, tanti cani (tranquilli) e portarlo in posti affollati per abituarlo a vivere insieme a noi e nei nostri stessi posti, educarlo alla vita “civile” per poterlo portare sempre con noi.
E’ probabile che esemplari dello stesso sesso non vadano d’accordo e se si vuole la coppia maschio/femmina è meglio prenderli della stessa età in modo che crescano insieme…bisogna stare attenti ad introdurre nuovi cani anche piccoli nel territorio del corso, la conoscenza deve essere graduale e fatta in ambiente neutro proprio per l’elevata dominanza e territorialità che hanno…poi ogni caso è da valutare a sé.
Non c’è nulla di difficile, per crescere un molosso ci vuole prima di tutto amore, fermezza talvolta pazienza per le marachelle che combinano (sgranocchiamenti di piante, pezzi di legno/plastica, buche…sgridarli a fatto compiuto è inutile bisogna coglierli sul fatto per educarli affinchè comprendano cosa non ci va bene :D ), talvolta amorevole pazienza per le piccole paure che possono avere da piccoli come un ombrellone aperto, una bicicletta...come un figlioletto :D
Anche una donnina di 50 kg può portare a spasso un molosso di 55 kg e più…basta averlo educato alla condotta.
Per l’alimentazione ci son le apposite crocchette come per tutti i cani, è richiesto fino a 8/9 mesi almeno l’uso di integratori di calcio perché il vostro cucciolo “lieviterà” ad una velocità pazzesca ed è meglio tutelarne lo sviluppo osseo (attenzione anche che non faccia a velocità folle le scale e salti troppo alti e bruschi).
Con gli approcci come detto sopra riescono a distinguere chi è più forte e chi meno anche tra gli adulti oltre che coi bambini e dosano realmente le forze a seconda di chi hanno davanti. Con me è un caterpillar anche nel gioco, con mia mamma o mia suocera non si sognerebbe di alzarsi ed appoggiarsi alle loro spalle.
Dopo qualche mese comunque un buon padrone attento ed amorevole sa capire totalmente il proprio cagnone sa leggere nei suoi occhi e capire quando c’è qualcosa che non va, se non gradisce qualcuno o qualcosa.
Possono anche vivere in appartamento o in piccoli spazi di giardino ma fondamentale in questi casi per non spegnere ed ingrigire un cane di tale tempra è dargli stimoli olfattivi e visivi esterni, esplorare insieme nuovi posti. Per cui se non si ha lo spazio adeguato ci vogliono tante uscite, per contro se si ha tanto spazio non è detto che il cane sia felice lasciato a se stesso, ha bisogno di noi e di interagire in tutti modi anche col mondo esterno.
Controindicazioni?
- Certi esemplari di carattere non son per tutti per cui potete andare sulla femmina che è più tranquillina.
- Son cani rozzetti e perdono un po’ di bava.
- Fanno fare tanto movimento (per qualcuno è un pregio :D)
- Una volta provati…creano dipendenza, non li lasci più ;)
Questo è solo un racconto di quello che mi è passato per la testa, della mia duplice esperienza condito da qualche consiglio…per il resto allego foto che parleranno da sole dei miei terribili Cani Corso!!!
Ne parlerei per ore, per anni...mi son dilungata e chiedo scusa.
Ciao, Paola V.

Ornella e Sofia



Ciao, mi chiamo ornella e la bellissima staffordshire bull terrier è sofia, il bambolo invece si chiama blues ed è il cagnone di una mia amica.
Sofia l'abbiamo adottata l'anno scorso a novembre, è rimasta chiusa per due anni in una gabbia senza mai uscire, usata come cane da riproduzione dai proprietari del canile per vendere i cuccioli( informazione ricevuta dal figlio del proprietario).
Dopo qualche giorno che era con noi ci domandavamo perchè quando arrivavamo a casa lei non ci accoglieva d'avanti la porta come avrebbe fatto qualsiasi cane, ma continuava a dormire????
Ebbene si, è sorda.......e nessuno in 2 anni se ne è mai accorto????
Inorridita chiamo il canile,che mi minaccia, chiamo il veterinario dell'asl di pavia che mi dice di riportarla pure indietro che ce ne erano tanti di cani!!!????? Non ci potevo credere "non ho comprato micauna macchina che posso cambiarla...!"
Cmq, per farla breve, stiamo ancora lavorando tanto insieme per capirci, ma lei è veramente speciale, un po' coatta al guinzaglio ma dopo il primo momento dell'incontro con altri cani ( deve dire a tutti che è lei la più bella ) una coniglietta, ha tanti amici maschi,femmine, piccoli, grandi, alcuni gatti( quelli che non la graffiano o inseguono).
Con i bambini è uno spettacolo, si siede guardandoli scodinzolando aspettando con le orecchie basse che qualche mamma dia il permesso al proprio bimbo di accarezzarla.

ornella g.

federica e Oliver


Sig.ra Susanna buongiorno, vorrei testimoniare la mia storia sui cani cosiddetti “pericolosi”.
Io nel tempo libero faccio volontariato in un canile di Roma.
Circa 1 anno fa, trovai legato, con una catena al cancello del canile, un magnifico American Staffordshire; purtroppo non poggiava una zampa posteriore sicuramente per le botte ricevute, era completamente terrorizzato, ma allo stesso tempo di una dolcezza infinita.
Lo misi in un recinto disponibile e da lì iniziò la nostra storia….!
Tutti i volontari erano preoccupati dall’arrivo di questo nuovo cane, sia per la gestione che per la relazione con gli altri cani; lui si presentava schivo, dai lineamenti molto duri, scavato nel volto, con le orecchie tagliate, diciamo che non era molto rassicurante. Tranne che per me, lo avevo trovato, lo avevo accarezzato e da subito si era creato un legame speciale.
Cominciai a seguirlo personalmente; per non fargli sentire troppo il peso del canile, ogni volta che facevo il turno lo portavo fuori al guinzaglio, naturalmente è stata dura, perché lui scappava ogni volta che avvicinavo una mano su di lui, sicuramente il suo passato non sarà stato dei migliori.
Ogni giorno migliorava, ed anche gli altri volontari iniziavano a prendere confidenza con lui; passavano i mesi e lui ogni volta che mi vedeva impazziva letteralmente ed io mi legavo sempre di più.
Molta gente veniva in canile per lui, ma appena lo vedevano lo scartavano immediatamente, naturalmente per la nomina di “cane pericoloso”.
Premetto che a casa dei miei genitori dove ancora vivo in attesa di finire la nuova casa, ci sono altri 2 cani: un maremmano di 16 anni e una femmina meticcia.
Io naturalmente tormentata dall’idea di questo cane in canile, iniziai dopo qualche mese a prenderlo per il fine settimana, lui era strafelice di stare con me, ma allo stesso tempo aveva talmente tanta paura che dormiva nella mia macchina, in quanto era l’unico posto che lo rendeva sicuro.
Quando il lunedì lo riportavo in canile, era tranquillo, perché tanto sapeva che lo avrei ripreso la settimana successiva…
Intanto la mia famiglia iniziava a conoscerlo, anche se avevano tutti paura di lui, così serio, così muscoloso con quest’aria così cattiva….
Avevano paura soprattutto per il maremmano ormai anziano; infatti i cani non entravano mai in contatto tra loro.
La cosa durò poco, ci fu una festività e portai il cane 4 giorni a casa; quando lo riportai in canile lui mi guardò dritto negli occhi ed io capii che non poteva più stare lì..…in quel momento mi aveva trasmesso tutta la sua tristezza.
Senza curami della mia famiglia, portai il cane a casa, iniziò a dormire in camera con me, praticamente era la mia ombra e fuggiva da tutti gli altri componenti della famiglia.
A casa non si poteva alzare la voce o prendere una scopa in mano che lui correva subito da me per farsi proteggere.
Decisi di dividere il giardino e separare i cani, così feci una bella recinzione per lui, naturalmente temporanea finchè non avessi cambiato casa e lo avrei portato con me.
La recinzione fu del tutto inutile perché la mattina seguente lo trovai insieme agli altri cani, sdraiato sotto il portico tranquillo, tranquillo.
In famiglia c’è stato un brivido di terrore per questa sua iniziativa, ma io comunque decisi di lasciare i cani insieme e vedere come finiva la cosa….
Morale:
- L’ho chiamato Oliver…
- si è completamente sottomesso al maremmano che nonostante la sua vecchiaia ha mantenuto il comando.
- Adora la femmina “Lilla”.
- Ama ogni componente della mia famiglia con continue dimostrazioni d’affetto.
- Io e lui siamo diventati una cosa sola.

Questo testimonia che nonostante un passato di violenza, questi cani, con l’amore di una famiglia riescono a recuperare, dimostrando un amore ed una fedeltà verso il proprio padrone unica.
Oliver è la cosa più bella che mi sia mai capitata.
Allego una foto, ne ho altre se volete ve le invio.

Federica
Roma

Merlino e la sua famiglia



Siamo una famiglia con due bambini e due cani di cui uno fa sicuramente parte delle razze discriminate anche se di fatto è un meticcio: il suo papà era un pittbull e la sua mamma una rottweiler. Al momento dell'adozione di Merlino avevamo già da un anno un'altro cane, Camilla, una meticcia di piccola taglia .Merlino faceva parte di una cucciolata numerosa abbandonata in canile.Per fortuna un canile stupendo dove gli animali vangono gestiti con molta cura e professionelità.Siamo andati a trovarlo spesso finchè è arrivato il giorno in cui era abbastanza grandicello per poterlo portare a casa,aveva 3 mesi,ed era bellissimo!L'inserimento con Camilla è stato semplice,i ruoli erano chiari sin dall'inizio,lui è il "piccoletto"della situazione ancora oggi. Camilla lo sottomette e lo sgrida, al bisogno,Merlino la difende e la protegge ogni volta che se ne presenta l'occasione.Sono una squadra!Entrambi i cani hanno a disposizione un cortile ma preferiscono vivere in casa,sono sempre in contatto con i nostri figli e con i numerosi amichetti che transitano a casa nostra per giocarvi insieme.Merlino è un ottimo guardiano,segnala abbaiando ogni tentativo di accesso a casa da parte di un adulto mantre i bambini hanno un lasciapassare speciale,evidentemente Merlino sa che non commetterebbero mai nulla di dannoso alla sua famiglia.Nei confronti degli adulti ai quali aprimo la nostra casa è inizialmente sospettoso,si tiene alla larga osservando poi quando riconosce l'amico anche a distanza di tempo non gli abbaia più e lo lascia passare contento della visita.E' un cane dolcissimo e un gran coccolone,è un ottimo baby sitter,in più occasioni è intervenuto quando nostro figlio più piccolo era in pericolo,è un cane estremamente equilibrato ed affidabile.Al parco o nell'area di sgambo corre e gioca con gli altri cani,cer to,non ama essere sottomesso da un altro maschio ma,trovatemi un cane a cui faccia piacere!
E' inutile sottolineare quanto amiamo i nostri due cani ma devo dire che l'affetto speciale è per Merlino perchè, come tutti i molossi è un eterno bambino, in simbiosi con i suoi amici umani,in particolar modo con mio marito in cui riconosce la figura di capobranco e lo segue come fosse la sua ombra. Credo che se M. venisse abbandonato non riuscirebbe a soprevvivere al dolore.Questo è il nostro RD,un MOSTRO di DOLCEZZA!

Marica e Ronnie



Mi chiamo Marica abito in provincia di Bologna e nel febbraio 2006 sonoandata al canile di casalecchio di Reno per adottare un cucciolo che facessecompagnia alla mia cagnona un maremmano.Avendo un gatto ho deciso che doveva essere cucciolo xkè si abituasse aigatti e l'unico era un pitbullNon conoscevo la razza se non per le fesserie che si sentono attraverso imedia pertanto ero un po' titubante.Il cane si chiama Ronny aveva 3 mesi e a distanza di 1 anno e mezzo èdiventato uno splendido meticcio di pitbull è un giocherellone sia con lemie figlie che con le amiche è affettuoso come pochi cani, intelligenteadorabile tanto che in futuro non avrò che pit bull. Unico neo i rapporticon gli altri cani maschi sono pessimi essendo un cane dominante.Credo che sia un cane adatto a persone comunque coscienziose in quanto fatutto per grande amore verso il padrone.Allego alcune foto
Ciao Marica

Lidia e Hooch

La mia testimonianza.
Mi chiamo Lidia ho 27 anni e vivo a Roma. Quando ancora ero nel pancione della mia mamma, i miei genitori adottarono un cucciolo meticcio simil volpino che si chiamava Laica. Crescemmo insieme e imparai sin da bambina ad amare e a rispettare gli animali. Laica però mi lasciò troppo presto. All'età di 6 anni capii che può succedere che una presenza a cui sei affezionata e di cui non vuoi fare a meno, può andar via per sempre. Laica fu investita e morì. E i miei genitori nel corso degli anni non hanno più voluto un cane perchè la sofferenza per la perdita di Laica era stata tanta per loro adulti, ma anche per me che ancora oggi quando ripenso a lei ricordo esattamente cosa provai nel cuore di bambina di 6 anni, dolore. Sono cresciuta pensando sempre che "da grande" avrei finalmente potuto realizzare il mio sogno, avere di nuovo un cane da amare e da cui farmi amare. E così è stato anche se non sono stata io a cercarlo ma lui a trovare me. Nel 1999 ho lasciato la mia casa e il paesino dove sono cresciuta e mi sono trasferita a Roma dove ho incontrato non solo l'amore, Federico, ma anche il mio migliore amico, Hooch. Io e Federico ci siamo conosciuti subito e fidanzati altrettanto presto. E un anno dopo Hooch è entrato nella nostra vita.....
Era una mattina del Dicembre 2000, io stavo accompagnando Federico a lavoro e quando arrivammo in commissariato (lui è un poliziotto) incontrammo un suo collega con la ragazza che stavano giocando con un cucciolo bellissimo. Io, che già da un pò parlavo a Fede di prendere un cane domanda a cui lui rispondeva sempre dicendo "quando avremo una casa nostra", gli feci notare come fosse bello quel cucciolo e di come si divertissero i suoi amici a giocare con lui, non sapendo ancora che di lì a breve quel cucciolo sarebbe diventato il mio cucciolo!! Comunque scendemmo dalla macchina e andammo a vederlo da vicino e il collega di Fede ci disse che quel tontolone buffo e scoordinatissimo nei movimenti, era appena stato abbandonato in uno scatolone vicino ad una volante, e che stavano cercando di farlo adottare da qualcuno per non doverlo portare in canile. Io chiesi subito se loro avevano deciso di prenderlo ma risposero che non potevano, che di sicuro quel cucciolo sarebbe diventato un grosso cane e che casa loro era troppo piccola.. E io cominciai a sperare. Il cucciolo non poteva stare lì comunque neanche per la notte e allora proposi a Fede di portarlo a casa mia (abitavo con altre ragazze all'epoca) e di farlo dormire lì per una notte e che l'indomani avremmo dato una mano a cercare un nuovo padrone a quel piccolo discolone nero... In tutto ciò nè io nè Fede sapevamo a che razza apperteneva il cucciolo e comunque il fatto che potesse diventare grande poteva crearmi difficoltà nel convicere sia lui sia la sua famiglia, che non voleva assolutamente cani in casa, a tenerlo con noi..L'indomani mattina ovviamente quando Fede venne a chiamarmi io non riuscii a dargli quel cucciolo, non volevo portarlo via volevo che restasse con me per sempre e piansi tanto fino a singhiozzare... E lui capì che anche se io ero stata con lui solo una notte non avevo nessuna intenzione di rinunciavi.. E il cucciolo fu adottato da noi. Hooch, che è il nome che da sempre mi ero ripromessa di dare al "mio cane",diventò il nostro piccolo amico a 4 zampe, contro il parere di tutto e tutti entrò piano piano nella vita di ogni singolo elemento sia della mia famiglia sia della sua, fino ad essere tutt'oggi il cane più amato in assoluto... Perchè oggi tra la mia famiglia e quella di Fede in tutto ci sono 3 cani,eh si!! Ma continuo con la storia... Appena presa la decisione portammo Hooch dal veterinario, per vedere come stava e soprattutto capire che cane era.. E lì la sorpresa... Il veterinario ci disse che era un cucciolo sanissimo e anche purissimo di Dobermann.. Cane che nell'immaginario collettivo è cattivo pericoloso e poco adatto alla casa ma soprattutto cane che a 7 anni impazzisce.... Io non sapevo nulla dei Dobermann, Fede men che meno e un pò tutti cercarono di convincerci a non tenere un cane "così".. Ma chi la dura la vince e oggi Hooch è la dimostrazione per noi e tutti quelli che conosciamo che il Dobermann non è un mostro con la testa piccola e il cervello che scoppia ma è un cane unico capace di amare noi e i nostri parenti ma anche gli amici senza chiedere nulla in cambio, un cane intelligentissimo, simpatico, giocherellone. Ma non solo.. L'arrivo di Hooch ha reso me e Fede le persone più felici del mondo anche se è da 7 anni che spesso e volentieri ci "scontriamo" con l'ignoranza della cosidetta "società civile", ma soprattutto ha fatto "miracoli".. Infatti la mamma di Federico alcuni anni fa ha deciso di prendere un pincher (che è un Hooch in miniatura) e poi i miei genitori hanno adottato un meticcio in canile. Ecco anche se Hooch è il più grande non solo di stazza ma anche di età non ha MAI E RIBADISCO MAI fatto nulla nè al pincher, che vede più spesso perchè vive a Roma, ne al cagnolino dei miei genitori con cui convive 4 volte l'anno(considerate che sono due maschi adulti e che non sono cresciuti insieme), mentre loro due gli danno il tormento... Hooch non è addestrato ma il nostro lavoro, anche grazie ai libri letti e i consigli dei veterinari, ha fatto in modo che oggi sia un cane dolcissimo ed equilibrato. Non abbiamo ancora bambini, siamo sposati da un anno, ma in questi 7 anni è capitato che Hooch si ritrovasse bambini in casa e MAI E RIBADISCO MAI lui gli ha fatto del male, piuttosto finge che non ci siano ma sa che sono bambini e anche le "feste" le fa in maniera diversa.. Ci sarebbero altre mille cose da dire su questa mia esperienza, oggi di sicuro so tante cose dei Dobermann e amo il mio cane incodizionatamente, ma l'ultima cosa che voglio testimoniare è che non ci sono cani cattivi o pericolosi e in generale non ci sono animali cattivi perchè una reazione di un animale è comunque motivata dalla sopravvivenza o dalla paura o comunque da situazioni che gli animali e anche i cani ovviamente affrontano con delle reazioni. Gli unici essere viventi CATTIVI che esistono al mondo siamo noi uomini, che facciamo del male, uccidiamo,facciamo le guerre e roviniamo il mondo in cui viviamo benchè dodati di ragione, quindi consapevoli che le nostre azioni sono sbagliate o distruttive o crudeli. E credetemi Hooch è la cosa più bella che ci sia capitata nella vita.
Grazie
Lidia Federico e Hooch
Scusate ho dimenticato di allegare una foto.. E' troppo cariva e se la mia testimonianza andrà bene sarebbe carina farla vedere perchè Hooch sta imitando il pincher di cui ho parlato nella mia testimonianza e dorme su una sedia!!! Ancora Saluti

venerdì 4 gennaio 2008

Giuliana e Sasha






Questa è una causa che mi preme molto, e non solo perché possiedo un cane corso.
I molossoidi mi sono sempre piaciuti, anche prima di possederne uno, ho sempre ammirato la loro devozione al padrone, ho sempre guardato commossa il modo in cui passeggiano o corrono con il padrone e all’improvviso alzano il muso verso di lui, per guardarlo, per proteggerlo, per dirgli con gli occhi quanto sono fortunati a stare con lui.
L’aspetto dei molossi talvolta può incutere timore, come può incutere timore la vista di un ragazzo con un po’ di muscoli, vestito da “duro” è esattamente la stessa cosa, ma queste creature bisogna prima conoscerle prima averne timore, a priori.
I molossoidi e tutti i loro incroci sono cani affidabili, affettuosi, ed ognuno di noi dovrebbe possederne almeno uno.
La prima regola è che il padrone non sia uno stupido, ma questo è ovvio, non si prende un cane “importante” solo per darsi un tono, o sembrare più forti; il molossoide è un foglio bianco, su cui il padrone ha il compito e soprattutto la responsabilità di scrivere dei codici comportamentali idonei alla nostra società, solo in questo modo si riuscirà a convivere con questi cani e soprattutto si darà loro la possibilità di socializzare con il mondo circostante.
Socializzare, il passo principale affinchè il cane possa reprimere la sua aggressività trasformandola in curiosità verso il mondo.
Il mio cane corso, Sasha, tra 8 giorni compirà due anni, la prima volta che lo portai in un parco pubblico, a contatto con altri cani, l’avevo appena preso dall’allevamento, aveva quattro mesi, era già 18 kg, ricordo ancora come entrò in quel recinto dove c’erano tanti cani liberi, era fiero, eretto, sembrava una piccola pantera, mi guardava come a dire:tranquilla, sei con me, ti proteggo io da tutti; si mise a giocare con un rotweiller adulto di circa 50 kg, dopo un po’ iniziò a manifestare il desiderio di dominarlo, lui, un rotolino di quattro mesi, contro un rotweiller di due tre anni! La seconda volta al parco trovammo un boxer maschio fuori taglia, che non appena lo vide, prese la decisione di dargli una dritta, e Sasha, secondo il codice dei cani si mise a pancia in su in segno di sottomissione. Questo per spiegare l’importanza della socializzazione, se io non l’avessi fatto socializzare da piccolo magari a quest’ora sarebbe un po’ aggressivo, o magari no, ma questo va fatto con tutti i cani, non solo con i molossoidi.
Un’ altra regola da seguire è portarlo in giro, fargli vedere le persone diverse dai padroni, le persone di colore, i bambini gli anziani, gli invalidi sulle sedie a rotelle, le automobili, le moto, i treni, tutte le cose che non rientrano nel quotidiano devono comunque essergli familiari.
Non credo di dovermi dilungare troppo in questi dettagli, perché le persone che hanno intrapreso questo iniziativa sono persone esperte che sanno tutto su questi cani, quello che voglio rendere pubblica è invece la mia testimonianza come proprietaria di un molossoide; Sasha mi ha riempito la vita, e con lui faccio tantissime cose, si va al ristorante, si va nei negozi, si va in vacanza in albergo o in appartamento, e non abbiamo mai avuto nessun problema, ovvio lui è un cane educato, al ristorante se ne sta buono sotto il tavolo, in auto dorme o guarda fuori dal finestrino, ma questo perché è stato abituato, fin da piccolo. I nostri amici quando vengono a cena sono felicissimi di stare con lui, lo coccolano senza paura, nonostante la mole, e persino quelli che all’inizio erano un po’ titubanti, ora non hanno nessun timore, del resto come si potrebbe, ma avete mai guardato negli occhi un molossoide? (e non parlo solo degli occhini languidi del mio Sasha).
Io e mio marito non abbiamo figli,ma a casa nostra vengono spesso i figli degli amici, in particolare la mia nipotina, che ora ha 5 anni, da piccola aveva paura dei cani, nel palazzo dove vive c’è un barboncino nero, e lei non riusciva assolutamente a prendere l’ascensore, se dentro c’era questo cagnolino; la prima volta che ha visto Sasha era un po’ intimorita, ma col passare del tempo (e nemmeno molto, in quanto abita in un’altra città e purtroppo non ci vediamo spesso) la sua paura è sparita, ora lei lo accarezza, lo bacia, lo tiene al guinzaglio, e lui la tratta diversamente rispetto a noi, con lei è molto più dolce e cerca di essere più delicato, nelle sue manifestazioni di affetto, visto che pesa il doppio di lei.
Dallo scorso agosto in famiglia è entrata anche Cisba, un incrocio boxer e pointer, di quattro anni, femmina, l’abbiamo presa per fare un po’ di compagnia a Sasha, noi lavoriamo e lui stava parecchie ore solo in giardino, adesso è molto più felice con la sua nuova amichetta, come in quasi tutte le coppie, ora è lei la padroncina di casa, lui le permette tutto, se lui sta bevendo e lei arriva all’improvviso per bere, lui le cede il posto, da vero cavaliere, le permette di stare sulla sua brandina (a loro in realtà è concesso anche di stare sul divano) e quando giocano lui cerca di essere delicato, visto che lui pesa 44 kg e lei 26!
Io andrei avanti ad oltranza, a parlare dei miei cani, spero tanto che le mie testimonianze possano essere utili a questa campagna di sensibilizzazione, tengo a far notare soprattutto quanto sia immensa la fedeltà dei molossoidi al padrone, non so se quello che sto per dire sia giusto o pubblicabile, e comunque non vorrei dare adito ad episodi di violenza e ribellione, ma credo che in una società come la nostra, fatta di crimini e soprusi verso le persone più deboli, o verso persone agiate economicamente ma indifese, il fatto di possedere un molossoide trasmetta comunque una sicurezza, anche solo psicologica, al padrone, io credo che i fatti di cronaca che recentemente hanno occupato le prime pagine dei giornali non sarebbero accaduti se le vittime avessero avuto in casa un cane di un certo tipo.
Allego foto della mia vita quotidiana con i miei cani come testimonianza visiva di quanto ho appena esposto, e ringrazio immensamente coloro che hanno intrapreso questa iniziativa e tutte le persone che invieranno le loro testimonianze.

Saluti
Giuliana G.



Bologna

Romina e Cleo



Ciao, sono Romina G. e sono la proprietaria di un Dogo Argentino femmina di 5 anni di nome Cleo.
Cleo è con me da quando aveva 55 giorni, la sua gestione ha avuto qualche problema soprattutto verso i 10 mesi, ma grazie all'aiuto di una educatrice, ho imparato a capirla e a gestirla. Purtroppo Cleo è stata presa da un privato che ha fatto accoppiare due soggetti non molto equilibrati, di conseguenza Cleo ha molte paure, che con pazienza e dedizione sto cercando di farle superare. In ogni caso posso dire che in generale, è un cane tranquillo, docile, convive tranquillamente con altri cani, anche dello stesso sesso.

Ha vissuto per tre anni con due gatti differenti, ed è amichevole con tutti gli animali. Con le persone, superata una iniziale diffidenza, è molto dolce. E' cresciuta assieme ai miei due cuginetti e con i bambini è molto delicata. Ti mando un po' di foto, spero possano servire a far capire alle gente che qualsiasi cane, se educato in maniera corretta e in mano a persone coscienziose, può essere un compagno affidabile...

Romina e Cleo

Elena e Buffy




Buffy è una femmina di pitbull, lasciata in canile dove facevo la volontaria, all’inizio di giugno 2007, insieme ad un golden retriever, da una famiglia di Milano che non poteva o voleva più occuparsi di loro. Avevo perso da poco il mio amato Gulliver, bulldog inglese, ma quando i nostri occhi si sono incontrati, è stato amore a prima vista. Non potevo lasciarla in gabbia; era magra e secca, con gli occhi tristi, spaesata ,, con la coda spezzata in due punti….
L'ho portata a casa senza pensarci due volte. Ha circa due anni e ½ e credo sia stata maltrattata, perché ha paura dei rumori forti e dei gesti improvvisi e non ama stare da sola. Eppure non ho esitato nemmeno un minuto, non ho mai avuto dubbi sulla mia scelta, anche se non sapevo nulla di lei, del suo passato, che non deve essere stato piacevole, perché ogni tanto sogna… e piange.
Nonostante i problemi iniziali (faceva pipì in casa…..ovunque!) e la difficoltà a gestire la sua instancabile vivacità, ora posso dire che non esiste un cane migliore: lei è di una dolcezza disarmante, sempre pronta a dispensare leccate e bacini a chi le capita a tiro, sempre pronta a giocare e a correre, sempre pronta ad addormentarsi in braccio.E’ ubbidiente ed intelligente. Adora giocare con gli altri cani, soprattutto con i maschi; con le femmine, va un po’ a simpatia. Con le persone adulte, è davvero fantastica; dopo un’iniziale timidezza, si lancia in braccio di chiunque. Con i bambini invece, è di una tenerezza commovente; si avvicina sempre con calma
e delicatezza e gioca senza mai essere troppo “materiale”. La porto con me ovunque, dove è consentito, sempre al guinzaglio, ma mai con la museruola.Non ho mai avuto problemi con chiunque sia entrato in casa; lei è talmente divertente, che le persone si dimenticano che è un pitbull.
Ovviamente vive sul divano come una principessa e dorme sul letto, nonostante abbia a disposizione una bellissima brandina con una morbidissima coperta; le piace il contatto umano, deve sentire che ci sono, deve starmi appiccicata altrimenti non è contenta.La adoro!Elena

Alessio e Maya

Ciao Susanna,
Mi chiamo Alessio (ale76 del forum Terrier di tipo Bull) se ti interessa volevo raccontarti la storia della mia Maya:
Maya è una meticcia di tipo Bull proveniente dalla Protezione animali Legnano, è arrivata in canile insieme ai suoi fratelli quando aveva poche settimane di vita. Da quanto mi dissero i volontari del canile era stata sequestrata in un campo nomade. Quindi non ha mai avuto un adulto che gli insegnasse come ci si deve comportare. Quando aveva circa un mesetto è stat ricoverata per 15 giorni in clinica per una tracheite e quindi stava in una gabbietta da sola tutto il giorno. L'abbiamo presa che aveva tre mesi e, povera, aveva due funghi sul fianco tanto profondi e radicati che ci sono voluti tre mesi di antimicotici e antibiotici per farla guarire. Nonostante quello che ha passato è diventata una cagnola equilibrata e senza nessun problema. Per farla socializzare la portavamo sempre con noi quando andavamo al canile per far fare la passeggiata ai cani e da quando aveva circa un anno abbiamo incominciato a frequentare un campo di addestramento dove pratica l'agility! Da Giugno convive con una staffina che gliene combina di tutti i colori ma che lei sopporta con tanta pazienza avendola presa come un sua cucciola e che difende se qualche altro cane prova a infastidirla. Anche con le persone è fantastica, certo un pò irruenta come solo i nostri cani sanno essere, così come con i bambini.
Se ti può interessare come storia fammi sapere e ti invio un pò di foto, in ogni caso in bocca al bullo per il tuo progetto e complimenti per lo sbattimento quotidiamo per i pelosi sfortunati! Ciao Alessio!

giovedì 3 gennaio 2008

Manuela e Blues







Ciao mi chiamo Manuela e sono la padrona/mamma del gigante, boxer blues.
Blues ha quasi 7 anni ( anche se, visto il suo modo di fare tutti mi chiedono se è un cucciolo), l'ho preso, anzi me l'ha regalato una signora, sapendo che mi era morta la mia prima boxerina a soli 2 anni, aveva 5 mesi ed era il 5 fratellino della cucciolata.
Lui è eccezionale, affettuoso e bravissimo, quando era cucciolo soffrira di crisi di abbandono, ma con la veterinaria e la comportamentista l'abbiamo superato, poi a 3 anni abbiamo fatto un corso base di ubbidienza, ci è servito moltissimo lui è diventato ubbidiente va spesso in giro senza guinzaglio ma basta poco per farlo tornare, nn tira, ma ogni tanto soprattutto quando ci sono delle cagnoline in calore, se prima nn si fa gli affari suoi nn viene al richiamo.
Gioca con tutti anche con qualche maschio ma certo nn si fa sottomettere, nn è un attacca brighe ma si difende se attaccato, con le persone è dolcissimo, anzi cerca proprio il gioco si diverte da matti quando qualcuno lo fa giocare alle volte sembra preferire il gioco con un essere umano che con qualche cane.
Con i bambini è stupendo, gioca e si fa fare di tutto senza dire nulla anzi è lui che cerca il gioco, ci starebbe anche delle ore, in famiglia, tra amici e parenti ci sono dei bimbi quindi ho potuto proprio verificare quanto è tenerone e protettivo anche se un pò irruente visti i suoi 35 kg ma lui nn si rende conto di quanto è grosso!!! :-))Se poi sente piangere un bambino, sia che lo conosce che no, lui deve andare a verificare che nn stia succedendo nulla.
Lui però ha un difetto, se vogliamo chiamarlo così, ha paura anche della sua ombra, è un pò diffidente, si avvicina con molta cautela ed è lui a decidere quando (ovviamente con gli estranei) , poi nn appena prende confidenza è finita, ha paura dei botti di capodanno (infatti devo stare con lui) dei rumuori forti, e si spaventa quando sente urlare delle persone ( trema come un disperato). E' molto curioso, un pettegolone!!!

Io lo adoro, io e lui stiamo benissimo, con sofia ha un bellissimo rapporto, giocano dormono insieme si baciano e lui è gelossimo di lei come del resto geloso di me, è un pò egocentrico e alle volte per come cammina e dalle espressioni del viso sembra quasi che snobbi alcuni cani, come dire io sono il più bello!!!, lui nn sopporta molto i cani che abbaiano , nn appena li sente cambia strada, nn li guarda neanche.
Insomma sono stata fortunata blues ha un bellissimo carattere, io ci ho messo il mio impegno per educarlo, ma lui mi ha dato molte soddisfazioni, sono molto premurosa verso di lui, forse un pò esagerta, ma credo proprio che gli manca solo la parola, anche se si fa capire benissimo con l'espressioni che fa.
Gioca con tutto, va sullo scivolo dei bambini, se ne fa fare di tutti i colori da i miei amici, ma lui sembra proprio felice.
Starei ore a raccontarti di blues perchè per me è eccezionale, buffo, un pò scordinato (ogni tanto gli cade una zampa dal marciapiede, quando ci cammina a filo, è caduto qualche volta dal letto perchè dormiva a pancia in su a filo del letto, poi si voleva girare ma cadeva), affettuosissimo, anche un pò morboso, intelligente, premuroso, possessivo, dolce, patatone.
Questo è, in parte, il mio blues.
Ciao e grazie per avermi dato la possibilità di raccontarti qualcosa del mio giovanotto!!!!
Manuela

ps. ti invio 3 foto di blues (blues cane da divano e blues al mare...lui adora l'acqua!!!)
A presto!

Silvia Pietro e Brutus






Ho visto un salamotto tigrato, con occhioni languidi, tutto abbandonato in braccio a quell’omone! Cercava famiglia, l’ultimo della cucciolata. Ho visto solo quello, non ho visto un cane potenzialmente pericoloso, non ho visto un cucciolo figlio di un cane corso (madre) e di un mix boxer-pitbull (padre), ho incontrato Salsiccia (ora Brutus) e non ho resistito. In quel periodo aspettavo di trovare il cane giusto per noi: femmina, taglia piccola, abbandonata e bisognosa..dovevo solo aspettare l’imminente trasloco. Aveva due mesi e mezzo, già 10 kg, con delle zampe da elefantino che non facevano che presagire una stazza non indifferente e tutti che mi ammonivano: un tris di molossi, ma cosa stai facendo, che fine faranno i tuoi furetti..Già, le piccole pesti che avrebbero dovuto dividere la LORO casa con lui, chissà che fine avrebbero fatto..Un cane ingestibile, un cane pericoloso..Ma mi consolavano i consigli di un amico, allevatore amatoriale di corsi e.. di furetti: SOCIALIZZARE, parola d’ordine, socializzare!
Brutus è cresciuto, ora è 41 kg, ha tre anni ed è il nostro cane mutanda (nel senso che potendo, ti vivrebbe addosso come una mutanda!) ma anche un ottimo compagno di giochi per i furetti (e di cuccia anche se non riesce a farsi una ragione del fatto che non entra tutto nella cuccia per gatti assieme a loro!) ed è una via di mezzo fra un fratello ed un tappeto giochi multiattività per il cucciolo umano di 15 mesi che nel frattempo si è aggiunto alla famiglia. Brutus ha istinto predatorio zero, al di là dei suoi piccoli amici di casa (furetti e bimbo o la bassottina dei nonni che lo taglieggia), l’ho visto giocare delicatamente con rane, insetti e raccogliere e consegnarmi con grazia uccellini caduti dal nido, con quella mascella capace di sgretolare in pochi secondi rami, pigne e ginocchi di bue. Brutus si accoccola fiducioso addosso a chiunque gli offra due carezze anche per strada, è felice per tutti gli ospiti che vengono in casa (a quattro o due zampe), delira per un’oretta in area cani..E’ felice di quel pupetto che si è aggiunto in famiglia, perché non è mai stato escluso, anzi! Da quando c’è Pietro prende coccole in più, per un bel po’ si è goduto la mamma a casa, ha appoggiato il testone sulle mie ginocchia mentre allattavo e da quando il bimbetto ha cominciato a gattonare, ha un nuovo compagno di giochi per terra, si sdraiano e si rotolano assieme, per non parlare di quel posto di privilegio di fianco al seggiolone, o del fatto che Pietro ha deciso che il cibo va diviso col suo fratello peloso Bvuè..Ed a Pietro è concesso tutto, ma proprio tutto, anche se la mamma sgrida Pietro continuamente, soprattutto quando decide di imboccare LUI PERSONALMENTE Brutus dalla sua ciotola, una crocchetta alla volta! E Brutus la sera chiude gli occhi in pace solo quando anche Pietro va a letto.

E Pietro quando vuole uscire prende il guinzaglio e cerca di metterlo a Brutus..e quando Pietro torna dall’asilo cerca il suo Bvuè per dargli il biscotto della sera, e poi corre al bidet per far bere il cane con l’acqua corrente che gli piace tanto (ehm, spesso beve anche Pietro con lui, bimbo a monte e cane a valle, madre snaturata!) e tuttora fatico a far capire al bambino che un cagnone di tre anni non ha bisogno del prezioso ciuccio che lui gli offre con aria solenne!Ma davvero non c’è rosa senza spine! Ora sembra un sogno, ma per un bel periodo ho pensato di doverlo cedere, mi ha fatto piangere, ammattire, disperare..Il problema c’era, e pure grande, si chiamava ANSIA DA SEPARAZIONE. Brutus ha letteralmente distrutto un appartamento (mobili tutti, porte, finestre, barriere, muri..), Brutus piangeva ininterrottamente quando uscivamo di casa, Brutus ha cercato più volte di buttarsi dal balcone per raggiungermi. Avevo sbagliato tutto, per ignoranza, per troppo amore. Brutus sin da cucciolo era il cane perfetto, mai fatto un danno, mai toccato quello che non doveva, e quindi non era mai stato isolato, non avevo mai dovuto mettere paletti, ma verso i 6 mesi è cominciato il dramma: non era in grado di star da solo, non sapeva gestirsi..Con quelle mascelle e quella mole in 4 ore riusciva a creare tanta devastazione che è difficile da credere e da descrivere. Ho vissuto 4 mesi da panico, delirio, ad uscire ogni mattina con quei tremendi ululati nelle orecchie e rientrare raccogliendo i cocci della casa e le lamentele, poi minacce, dei vicini..Stavo per mollare, ma non ho mollato..Tre comportamentalisti, farmaci e tanto esercizio, un trasloco, un bel giardino sicuro per quando siamo fuori casa, mi hanno restituito un cane speciale, un cane che non è UN CANE, ma è Brutus, come pensa mio figlio che non riconosce in lui un cane, nome comune di animale, ma solo come nome proprio “BVUE’”!Adesso Brutus sa stare da solo, non è più la nostra ombra,anche se non c’è nulla di più bello per lui che stare tutti vicini-vicini per terra, ammucchiati, oppure farsi spazzolare a lungo o sonnecchiare con Pietro addosso. La sera ci accompagna a letto, e poi va a dormire nella sua cuccia, tre piani sotto e la mattina, quando siamo pronti per andare a lavorare, se ne va da solo (vabbè, qui si bara..ci va in compagnia di un bell’osso!) in giardino..Certo, un piccolo ululato se stiamo via troppo, lo lancia..quando andiamo in vacanza o siamo ospiti, non ci fidiamo a lasciarlo troppo da solo, ma è un prezzo che si può pagare per questi 40 chili di amore puro!Io non so se sono stata fortunata con questo tri-molosso, ma confrontandomi con altri proprietari di questi cani “temibili”, ho ritrovato le stesse problematiche, il bisogno estremo di essere resi PARTECIPI, di non essere mai esclusi di questi cani, che, del resto, se educati con gioia sin da cuccioli al resto del mondo (persone, altri cani, animali vari), dimostrano spesso grande entusiasmo per la vita di relazione anche esterna alla propria casa (ma ci vuole tempo e pazienza anche per questa fase dell’educazione, con tutti i cani, chiaro!). Temo invece che la fama dei molossi di terribili, aggressivi guerrieri, li destini in case non adatte a loro (e forse a nessun cane!). Vengono scelti per essere relegati in fabbriche, magazzini, giardini, dove non hanno contatti e dove imparano malamente a gestire una vita da soli e non dubito che il panico da separazione che ho letto negli occhi di Brutus, se trascurato, possa trasformarsi in paura, poi rabbia e aggressività.Sarà così? Sarà solo il mio deliro d’amore per Brutus? Sarò stata solo fortunata? Qualsiasi sia la risposta, è ingiusto condannare cani solo per la razza o la tipologia, come è altresì terribile che si pensi che si possa prendere un cane, anche il più “innocuo” “da compagnia” e si pensi di essere già “nati imparati”. La responsabilità di un altro essere vivente che dipenda da te, ti IMPONE di imparare a capirlo e di informarti e di porre rimedio in caso di problemi, così ho fatto da proprietaria di cane, così ho fatto da madre.Silvia